>>> DILEMMA TRAINING <<<
Il Dilemma Training è una pratica filosofica applicata ai conflitti fra interessi contrastanti su base etica, che coinvolgano più soggetti.
Essa è stata organicamente strutturata da Henk van Luijk negli anni ’80.
Dove si utilizza?
– all’interno di contesti aziendali (sua destinazione originaria), per dirimere situazioni problematiche quali presenza di opposte visioni sulla mission aziendale, conflitti tra interessi economici e morali, licenziamenti, ecc.
– anche al di fuori delle aziende, in qualsiasi situazione in cui siano coinvolte più parti in causa che si trovino in disaccordo su questioni prevalentemente di natura etica, non risolvibili rintracciando con facilità una composizione tra gli elementi contrastanti o un interesse superiore.
Il Dilemma Training è quindi una forma di processo decisionale applicabile anche a casi particolarmente complessi, in grado di considerare tutti gli aspetti della questione per giungere a una scelta finale consapevole e ponderata.
Il suo utilizzo consente di giungere alla soluzione di problemi già presenti, ma anche di evitare l’insorgere di difficoltà future, insegnando a valutare tutti gli elementi in gioco – compresi quelli etici – e a sviluppare la capacità di metterli dialetticamente in relazione, per giungere di volta in volta alla decisione migliore.
In questo senso si parla propriamente di training, ossia di allenamento al pensiero.
Come si svolge?
In un contesto di gruppo, il filosofo conduce i soggetti coinvolti nel problema attraverso un percorso di 7 domande specifiche, alle quali i partecipanti devono rispondere in modo esaustivo per poter raccogliere gli elementi della questione e i loro reciproci rapporti. Al termine del lavoro si traggono le conclusioni, si prende la decisione finale e si analizzano le conseguenze emotive della scelta.
Quanto tempo richiede?
Il tempo richiesto è variabile in base al problema, ma il Dilemma Training è pensato per essere uno strumento agile e concreto, mirato a giungere a una soluzione efficace nel tempo di un incontro di gruppo.
Cosa fa il filosofo?
Il suo ruolo è quello del facilitatore: egli guida il gruppo attraverso l’applicazione pratica e puntuale dello strumento, in modo che nessun elemento sia tralasciato ma anche che si resti focalizzati sull’obiettivo e si riesca a raggiungerlo, conducendolo attivamente e super partes là dove da solo non era riuscito ad arrivare.
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