Che cos’è?

«Chi chiede una consulenza filosofica non è “malato”, è solo alla ricerca di un senso» (U. Galimberti)

 

Il Counseling Filosofico è un’attività di aiuto rivolta alla persona che, in un dato momento della sua vita (ad esempio di cambiamento o di scelta), trovandosi in difficoltà desidera comprendere meglio la propria situazione, riflettere su di sé e sugli eventi e analizzare idee e possibilità, sia con intento conoscitivo ed esplorativo, sia con il fine di prendere decisioni consapevoli e modificare la propria attitudine esistenziale.

In termini più precisi, si tratta di una relazione d’aiuto in cui un esperto – il Counselor – offre al consultante la propria competenza con l’obiettivo di chiarificare la sua visione del mondo, così che egli possa, grazie alle sue risorse personali, prendere decisioni, risolvere dubbi e promuovere la  sua consapevolezza personale nel “qui ed ora” in modo autonomo ed efficace.

Lo scopo del Counseling Filosofico è quindi aiutare il consultante a comprendere con chiarezza la sua situazione e, se si tratta di un problema, a usare le sue stesse risorse per risolverlo; quando non si può giungere a una soluzione, l’obiettivo è di aiutare a vedere la questione in modo completo e limpido, così da aiutare il consultante a sviluppare la capacità di convivere con essa, anziché vivere contro di essa.

Il lavoro del Counselor Filosofico è maieutico, ossia mirato a far emergere nella persona in difficoltà le sue stesse capacità di superarla. Il Counselor non dà consigli né direttive: egli “pensa a due menti” con la persona che gli chiede aiuto, all’interno di una relazione umana empatica e paritaria, così da accompagnarla lungo il suo personale sentiero fino a una soluzione che le appartenga completamente.

Lo specifico della metodologia filosofica consiste nel non basarsi su modelli teorici e di intervento predefiniti e rigidi: secondo le personali caratteristiche del consultante e del problema portato potrà essere utilizzata una metodologia filosofica di tipo dialettico, fenomenologico, esistenziale, maieutico, ermeneutico, ecc. Comune a tutti gli approcci è l’atteggiamento autenticamente non giudicante, aperto, rispettoso e paritario rispetto al consultante.

Occorre precisare anche cosa il Counseling Filosofico non è: non è sostegno, abilitazione-riabilitazione o altro tipo di intervento psicologico né, tantomeno, psicoterapia; il Counselor Filosofico non usa strumenti psicologici, non fa prevenzione né diagnosi o prognosi e non prescrive terapie. Non si tratta di un intervento destinato a curare un disagio interiore dipendente dalla struttura di personalità o una psicopatologia, né di un’attività sanitaria a qualsiasi titolo.

Proprio in virtù di questa assenza di sovrapposizioni, è possibile intraprendere un percorso di Counseling Filosofico parallelamente ad uno psicologico, psicoterapeutico o psicoanalitico: non è raro, infatti, che un Counselor lavori in équipe o in collaborazione con altre figure specialistiche dedicate alla salute e al benessere della persona.

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