A che cosa serve?

Quando può essere utile il Counseling Filosofico?

I principali campi di applicazione del Counseling Filosofico sono:

  • questioni esistenziali che rispondono ai maggiori concetti filosofici e quindi ai più grandi interrogativi dell’Uomo, calati nella vita di ogni giorno (il senso della vita, la morte, la malattia, l’amore, la felicità, ecc.);
  • questioni relazionali, professionali e personali (inquadramento e senso delle proprie relazioni nell’esistenza; interrogativi sul senso della propria professione; identificazione delle proprie gerarchie di valori, ecc.);
  • crisi di valore e significato, questioni decisionali (in ambito di lavoro, di studio, delle relazioni, ecc.);
  • condizioni d’angoscia (non patologica) intesa come “vuoto di senso esistenziale”;
  • inquadramento logico e filosofico di concetti complessi e delle singole realtà in cui essi si presentano (che cos’è la normalità? Che cos’è la disabilità? Cosa definisce la nostra identità?, Ecc.);
  • problemi etici e morali (giustizia, libertà, fedeltà, ecc.) e problemi religiosi (teorici, pratici, di fede, ecc.), non solo in senso teorico, ma incarnati all’interno di specifiche situazioni esistenziali;
  • temi di bioetica (l’aborto, la fecondazione artificiale, l’eutanasia, i trapianti, ecc.);
  • esigenze intellettuali di ricerca e conoscenza.